L’accordo sul quadro per il controllo degli investimenti esteri
A novembre, il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione hanno raggiunto un accordo politico su un quadro europeo per il controllo degli investimenti esteri diretti. Grazie alle misure concordate l’UE e gli Stati membri saranno in grado di tutelare i propri interessi fondamentali, confermandosi al contempo uno dei sistemi più aperti al mondo in materia di investimenti.
L’apertura agli investimenti esteri diretti è sancita nei trattati dell’UE. Gli investimenti esteri diretti alimentano la crescita economica, l’innovazione e l’occupazione. Talvolta è possibile però che investitori esteri cerchino di acquisire attività strategiche grazie alle quali potrebbero controllare o influenzare imprese europee le cui attività sono fondamentali per la sicurezza e l’ordine pubblico nell’UE e negli Stati membri.
Libera circolazione dei dati non personali nell’UE
Il Consiglio ha approvato la riforma che ridurrà gli ostacoli alla libera circolazione dei dati non personali nell’UE. Le nuove norme sono concepite per dare impulso all’economia dei dati e allo sviluppo di tecnologie emergenti, come i sistemi autonomi transfrontalieri e l’intelligenza artificiale. Il 19 giugno 2018 è stato raggiunto un accordo provvisorio con il Parlamento europeo.
La riforma vieta le restrizioni alla localizzazione dei dati imposte dagli Stati membri per quanto riguarda l’ubicazione geografica della conservazione o del trattamento dei dati non personali, a meno che tali restrizioni siano giustificate da motivi di sicurezza pubblica. Le autorità degli Stati membri continueranno ad avere accesso ai dati anche se ubicati in un altro paese. L’accesso ai dati può essere necessario, ad esempio, ai fini di un controllo regolamentare o di vigilanza.
Bozza di atto normativo: l’istituzione di fondi sovrani di sviluppo e di investimento
Il governo ha approvato l’ordinanza di emergenza avviata dal Ministero delle Finanze Pubbliche, che ha creato il quadro giuridico generale per l’istituzione di fondi sovrani di sviluppo e di investimento.
La creazione di fondi sovrani di sviluppo e di investimento comporta la creazione dei veicoli di investimento finanziario (intermediazione finanziaria) in azioni / partecipazioni in progetti / società redditizie, un segmento non attualmente coperto dal mercato finanziario in Romania, che, da un lato, avrà un ruolo moltiplicatore nell’economia per lo sviluppo sostenibile e, al contrario, catalizzare / mobilitare risorse finanziarie disponibili per il settore reale e progetti redditizi.
L’applicazione delle norme UE per i prodotti non conformi
L’UE sta introducendo nuove regole che garantiranno che i prodotti immessi sul mercato dell’UE siano conformi alle norme di sicurezza e di protezione ambientale dell’UE. Gli ambasciatori hanno concordato la posizione del Consiglio su un nuovo regolamento che rafforza l’applicazione delle norme UE per i prodotti non conformi, offrendo allo stesso tempo incentivi alle imprese per conformità.
Contetso: I prodotti illegali e non conformi presenti sul mercato falsano la concorrenza e mettono a rischio i consumatori e gli utenti finali professionali. Gli operatori economici ignorano le regole o per mancanza di conoscenza o intenzionalmente per ottenere un vantaggio competitivo. Inoltre, le imprese sono spesso attive sia all’interno dell’UE che a livello mondiale e le moderne catene di approvvigionamento si stanno evolvendo rapidamente. In particolare nel commercio elettronico internazionale, quando nessun importatore fa parte della catena di approvvigionamento, le autorità di vigilanza del mercato incontrano grandi difficoltà nell’affrontare i prodotti non conformi, in quanto non esiste un’entità responsabile all’interno dell’UE.
Il piano d’investimenti per l’Europa
Il piano di investimenti ha superato gli obiettivi e le aspettative iniziali e ha ormai mobilitato investimenti per 360 miliardi di €, due terzi dei quali provengono da privati. Grazie al sostegno del Fondo europeo per gli investimenti strategici (EFSI) 850 000 piccole e medie imprese beneficeranno di un migliore accesso ai finanziamenti. In base alle stime l’EFSI ha già sostenuto più di 750 000 posti di lavoro, ed entro il 2020 ne verranno creati 1,4 milioni di nuovi, con un impatto positivo su milioni di famiglie europee.
Il piano Juncker ha già fatto aumentare il PIL dell’UE dello 0,6%, cifra che dovrebbe arrivare all’1,3% entro il 2020. Tutti gli Stati membri ne stanno traendo beneficio, soprattutto quelli maggiormente colpiti dalla crisi. Oggi il modello vincente dell’EFSI sta diventando il nuovo punto di riferimento per gli investimenti sostenuti dall’Unione, sia al suo interno che in paesi terzi, con il nuovo fondo InvestEU e lo strumento per il vicinato, lo sviluppo e la cooperazione internazionale proposto dalla Commissione per il prossimo bilancio a lungo termine dell’UE.
La normazione più efficiente nel mercato unico
La Commissione europea ha presentato a novembre un piano d’azione per potenziare l’efficienza, la trasparenza e la certezza giuridica nell’elaborazione di norme armonizzate per un mercato unico pienamente funzionante.
Le norme, per lo più discrezionali e determinate dall’industria, – che possono andare dal formato A4 della carta alla tecnologia 5G, passando per gli airbag – riducono i costi, promuovono l’innovazione, garantiscono l’interoperabilità tra dispositivi e servizi differenti e agevolano l’accesso al mercato delle imprese. L’UE ha armonizzato le norme in una serie di settori quali le sostanze chimiche, i prodotti da costruzione, i cosmetici, la sicurezza dei giocattoli, i dispositivi medici e gli imballaggi. Con le azioni presentate oggi, la Commissione risponde alle richieste delle parti interessate e agisce per garantire che il sistema di normazione europeo sia in grado di affrontare le sfide poste dalla rapida evoluzione degli sviluppi tecnologici e da tendenze economiche e modelli di crescita emergenti, promuovendo nel contempo le sinergie con le norme internazionali e globali.
La comunicazione offre una panoramica del funzionamento del sistema di normazione europeo, passa in rassegna le iniziative avviate negli ultimi anni e presenta quattro azioni principali che la Commissione intende attuare immediatamente per rafforzare l’efficienza, la trasparenza e la certezza giuridica per tutti i soggetti coinvolti nello sviluppo di norme armonizzate.