L’UE approva nuove norme sull’insolvenza delle imprese
L’UE dà una seconda opportunità agli imprenditori onesti che falliscono e semplifica per le imprese economicamente sostenibili in difficoltà finanziarie l’accesso a quadri di ristrutturazione preventiva in una fase precoce, così da evitare l’insolvenza.
Una volta adottate, le nuove norme integreranno il regolamento sull’insolvenza del 2015, che si concentra sulla risoluzione dei conflitti di giurisdizione e sulla legislazione in materia di procedure d’insolvenza transfrontaliere e garantisce il riconoscimento delle sentenze in materia d’insolvenza in tutta l’UE.
I pagamenti transfrontalieri in euro meno costosi in tutta l’UE
Il Parlamento europeo e il Consiglio hanno raggiunto un accordo politico su una proposta della Commissione, che renderà meno costosi i pagamenti transfrontalieri in euro in tutta l’UE. Le norme concordate garantiranno anche la piena trasparenza della conversione valutaria quando i consumatori effettuano un pagamento con carta.
L’accordo politico consentirà ai consumatori e alle imprese, sia dei paesi della zona euro che degli altri Stati membri, di effettuare operazioni transfrontaliere in euro a costo contenuto. La nuova normativa garantirà inoltre che le commissioni di conversione valutaria siano del tutto trasparenti e comparabili, consentendo ai consumatori di risparmiare su questi costi quando viaggiano o fanno acquisti all’estero. Concordate in via provvisoria con il Parlamento europeo e il Consiglio la scorsa settimana, le nuove norme hanno ottenuto il via libera da parte dei rappresentanti permanenti dell’UE nella riunione del 19 Dicembre 2018, a Bruxelles.
Progetto di legge sugli incubatori e sugli acceleratori di imprese in dibattito pubblico
Il progetto di legge prevede una serie di modifiche, come: semplificare la procedura per la concessione del titolo di incubatore di imprese rimuovendo lo studio di fattibilità, nonché altri regolamenti che ostacolano la procedura; modifica del periodo di validità del titolo dell’incubatore di imprese – da 10 anni a un periodo indeterminato; ridurre il numero di tipi di incubatori di imprese; creare il quadro legislativo per gli acceleratori di imprese; chiarire alcuni aspetti metodologici e l’interazione con l’autorità dell’amministrazione pubblica centrale con attribuzioni nel campo delle piccole e medie imprese e dell’ambiente imprenditoriale.
Il progetto è in dibattito pubblico fino al 18.01.2019.
Attività commerciali tramite le piattaforme online
L’UE sta introducendo nuove norme per offrire agli utenti commerciali dell’UE un contesto di piattaforme online più trasparente, equo e prevedibile e un sistema di ricorso efficace. Il regolamento proposto è il primo atto legislativo dell’UE che affronta le relazioni tra piattaforme online e imprese che le utilizzano.
L’obiettivo principale del regolamento è istituire un quadro giuridico che garantisca, anzitutto, termini e condizioni trasparenti per gli utenti commerciali del servizio d’intermediazione online. In questo contesto gli utenti commerciali avranno anche possibilità effettive di ricorso se detti termini e condizioni non sono rispettati.
Le piattaforme online disciplinate dal regolamento includono i mercati online, gli store di applicazioni software online e/o i social media, nonché i motori di ricerca online, indipendentemente dal luogo di ubicazione, purché servano gli utenti commerciali stabiliti nell’UE e offrano beni o servizi ai consumatori anch’essi stabiliti nell’UE.
Nuove norme: acquisti online senza confini
Il regolamento (UE) 2018/302 („regolamento sui blocchi geografici”), entrato in vigore il 3 dicembre, intende offrire maggiori opportunità ai consumatori e alle imprese nel mercato interno dell’UE. In particolare, affronta il problema incontrato da alcuni clienti, che non sono in grado di acquistare beni e servizi da venditori stabiliti in un altro Stato membro, o alle stesse condizioni di chi vive in tale Stato, unicamente a causa della loro nazionalità o del loro luogo di residenza o di stabilimento. Nel 2015 un’indagine della Commissione ha riscontrato che solo il 37% dei siti web permetteva ai clienti transfrontalieri di giungere alla fase finale prima di completare l’acquisto inserendo i dati di pagamento.
Gli Stati membri sono responsabili dell’attuazione del regolamento e devono porre in essere le strutture necessarie per garantire il buon avvio della sua applicazione. In particolare, devono designare organismi incaricati della sua applicazione e organismi che forniscano assistenza pratica ai consumatori.
L’intelligenza artificiale in Europa
Nell’ambito dell’attuazione della strategia in materia di intelligenza artificiale (IA) adottata nell’aprile 2018, la Commissione ha presentato a dicembre un piano coordinato predisposto insieme agli Stati membri per promuovere lo sviluppo e l’utilizzo dell’intelligenza artificiale in Europa.
Il piano propone azioni congiunte per una cooperazione più stretta e più efficiente tra gli Stati membri, la Norvegia, la Svizzera e la Commissione in quattro ambiti chiave: aumento degli investimenti, accessibilità a un maggior numero di dati, promozione del talento e salvaguardia della fiducia. Un maggiore coordinamento è essenziale affinché l’Europa diventi leader mondiale nello sviluppo e nella diffusione di soluzioni di IA all’avanguardia, etiche e sicure.
Il piano coordinato presentato per un’IA „made in Europe” elenca azioni da avviare nel 2019 o nel 2020 e prepara il terreno per le attività degli anni successivi. Il coordinamento con gli Stati membri proseguirà e il piano sarà riesaminato e aggiornato ogni anno.