Sono state approvate le norme metodologiche dei programmi PMI Invest, PMI Factor e PMI Leasing
Il 7 aprile 2021, il governo rumeno ha approvato le norme metodologiche dei programmi PMI Invest, PMI Factor e PMI Leasing, nonché il regime minimis per il programma PMI Leasing, per garantire le risorse finanziarie necessarie per le piccole e medie imprese e imprese affiliate, superando la crisi dell’attuale contesto economico, mantenendo i posti di lavoro e garantendo la continuità aziendale.
Per quanto riguarda il Programma PMI Invest, è stato rimosso il principale vincolo dei beneficiari nell’accesso ai prestiti, ovvero la mancanza di garanzie e la creazione della necessaria liquidità finanziaria. Il massimale di garanzia per questo programma, corrispondente al 2021, è di 15 miliardi di lei, di cui per il sottoprogramma AGRO PMI Invest il massimale è di 1 miliardo di lei.
Nel caso del programma PMI Factor, è possibile accedere alle sovvenzioni entro il cumulo risultante dall’intero importo della commissione di rischio e di gestione e dall’importo risultante dall’applicazione di un tasso di interesse del 50%, ma non superiore all’equivalente in lei di 800.000 euro per azienda.
Per il Programma PMI Leasing per attrezzature e macchinari, è stato approvato un massimale di garanzie che può essere emesso nel 2021 per un importo di 2 miliardi di lei, rispettivamente l’equivalente della sovvenzione lorda dell’aiuto sotto forma di garanzie relative a tale massimale, per un importo di 50,9 milioni di lei.
Il Ministero delle Finanze sovvenziona gli interessi relativi al finanziamento del leasing finanziario in percentuale fino al 50%, per un periodo di 8 mesi dalla data di concessione del finanziamento, la commissione di amministrazione e la commissione di rischio in percentuale del 100% (costi di garanzia – finanziamento) nell’ambito di un regime di aiuti minimis associato a questo programma.
Istituto Nazionale di Statistica: tasso di occupazione della popolazione in età lavorativa (15-64 anni)
Secondo il comunicato stampa dell’INS pubblicato il 20 aprile 2021, nel 2020 il tasso di occupazione della popolazione in età lavorativa (15-64 anni) è stato del 65,6%, in calo di 0,2 punti percentuali rispetto all’anno precedente. Come negli anni precedenti, il tasso di occupazione è stato più elevato per gli uomini (74,4%, contro il 56,5% per le donne). Per zone di residenza, il tasso di occupazione è stato più elevato nelle aree urbane (67,1%, rispetto al 63,8% nelle aree rurali). Il tasso di occupazione dei giovani (15-24 anni) era del 24,6% e quello degli anziani (55-64 anni) era del 48,5%.
Nel 2020, il tasso di occupazione della popolazione di età compresa tra 20 e 64 anni è stato del 70,8%, con 0,8 punti percentuali al di sopra dell’obiettivo nazionale del 70% fissato nel contesto della Strategia Europa 2020. Allo stesso tempo, nel 2020 la popolazione attiva della Romania era di 8973mila persone, di cui 8521mila occupati e 452mila disoccupati.
Il livello più alto di tasso di occupazione per le persone in età lavorativa è stato registrato tra i diplomati dell’istruzione superiore (88,8%). Il 68,1% di quelli con un livello di istruzione medio era impiegato e solo il 43,4% di quelli con un livello di istruzione basso era impiegato. I dipendenti, in calo rispetto all’anno precedente (-81mila persone), mantengono ancora la quota maggiore (76,2%) sul totale della popolazione occupata.
BNR: bilancia dei pagamenti e debito estero
La Banca Nazionale di Romania ha pubblicato il 13 aprile la bilancia dei pagamenti e il debito estero per il periodo gennaio – febbraio 2021. Nel periodo gennaio – febbraio 2021, il conto corrente della bilancia dei pagamenti ha registrato un disavanzo di 1.627 milioni di euro, rispetto a 431 milioni di euro nel periodo gennaio – febbraio 2020. Nella sua struttura, il saldo delle merci ha registrato un deficit maggiore di 485 milioni di euro, il saldo dei servizi ha registrato un avanzo maggiore di 265 milioni di euro, il saldo dei ricavi primari ha ridotto il suo avanzo di 463 milioni di euro e il saldo dei ricavi secondari si è concluso con un deficit di 358 milioni di euro, a fronte di un avanzo di 155 milioni di euro nello stesso periodo del 2020.
Gli investimenti diretti di non residenti in Romania ammontano a 578 milioni di euro (rispetto a 690 milioni di euro a gennaio-febbraio 2020), di cui partecipazioni (compreso l’utile netto reinvestito stimato) ammontano a 823 milioni di euro, e prestiti infragruppo hanno registrato un importo netto negativo di 245 milioni di euro.
Tra gennaio e febbraio 2021, il debito estero totale è diminuito di 2.311 milioni di euro. Nella struttura:
- il debito estero a lungo termine ammontava a 90.947 milioni di euro il 28 febbraio 2021 (73,6% del debito estero totale), in calo del 2,0% rispetto al 31 dicembre 2020;
- il debito estero a breve termine ha registrato il 28 febbraio 2021 un livello di 32.669 milioni di euro (26,4% del debito estero totale), in diminuzione dell’1,3% rispetto al 31 dicembre 2020.
Il tasso di servizio del debito estero a lungo termine è stato del 18,1% nel periodo gennaio-febbraio 2021, rispetto al 20,1% nel 2020. La copertura delle importazioni di beni e servizi il 28 febbraio 2021 era di 5,0 mesi, rispetto ai 5,6 mesi del 31 dicembre 2020.