Il Parlamento europeo e gli Stati membri hanno raggiunto il 7 marzo u.s. un accordo politico sulle nuove norme in materia di obblighi di informativa riguardanti gli investimenti sostenibili e i rischi per la sostenibilità secondo il comunicato stampa della Commissione europea.
Le norme concordate rafforzeranno e miglioreranno la comunicazione delle informazioni che gli ideatori di prodotti finanziari e i consulenti finanziari devono fornire agli investitori finali.
Inizialmente proposte dalla Commissione nel maggio 2018 nell’ambito del piano d’azione sulla finanza sostenibile e dell’Unione dei mercati dei capitali, queste norme formano parte integrante dell’impegno dell’UE finalizzato, tramite l’agenda UE per lo sviluppo sostenibile e l’agenda per la neutralità in termini di emissioni di carbonio, a collegare la finanza alle esigenze dell’economia reale. Aiutano inoltre a realizzare gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite del 2012 e i traguardi fissati dall’accordo di Parigi sul clima del 2016.
Secondo la stessa fonte, il nuovo regolamento stabilisce in che modo i partecipanti ai mercati finanziari e i consulenti finanziari devono integrare nei rispettivi processi i rischi e le opportunità ambientali, sociali o di governance (ESG), nell’ambito del loro dovere di agire nel migliore interesse dei clienti. Definisce inoltre norme uniformi sulle modalità secondo cui gli stessi partecipanti ai mercati finanziari devono comunicare agli investitori di aver assolto l’obbligo di integrazione dei rischi e delle opportunità ESG.
Il regolamento disciplina così le asimmetrie informative sugli aspetti di sostenibilità tra gli investitori finali, da un lato, e i partecipanti ai mercati finanziari o i consulenti finanziari, dall’altro. La disponibilità di informazioni è fondamentale per l’integrazione dei rischi connessi all’impatto degli eventi ESG sul valore degli investimenti, ad esempio in attività situate in zone a rischio di inondazione. Il regolamento impone anche di comunicare gli impatti negativi sugli aspetti ESG, ad esempio in termini di attività che inquinano le acque o che distruggono la biodiversità, per garantire la sostenibilità degli investimenti.
Nuovo regolamento ruota attorno a tre pilastri principali:
- eliminazione del greenwashing (ossia delle dichiarazioni infondate o fuorvianti sulle caratteristiche e i benefici di sostenibilità di un prodotto d’investimento) e aumento della conoscenza del mercato per quanto riguarda gli aspetti di sostenibilità;
- neutralità normativa: le norme stabiliscono un quadro informativo che i diversi operatori del mercato finanziario devono applicare in modo identico. Le tre autorità europee di vigilanza, e in particolare il loro comitato congiunto, provvederanno a potenziare la convergenza e l’armonizzazione dell’informativa in tutti i settori interessati;
- parità di condizioni: il regolamento disciplina i seguenti settori dei servizi finanziari: i) fondi di investimento; ii) prodotti assicurativi con elementi di investimento (prodotti di assicurazione sulla vita con componenti di investimento disponibili tanto come polizze vita al dettaglio individuali che come polizze vita collettive); iii) pensioni private e professionali; iv) gestione di portafogli individuali; v) consulenza in materia assicurativa e di investimento.
Per maggiori informazioni: Nuove norme in materia di obblighi di informativa riguardanti gli investimenti sostenibili e i rischi per la sostenibilità