Nella riunione del 12 settembre, il governo della Romania ha approvato il progetto di legge sugli incubatori e acceleratori di imprese, al fine di modificare il quadro giuridico esistente e di sostenere le società nelle fasi iniziali di sviluppo.
Il progetto è stato avviato dal Ministero per l’Ambiente Imprenditoriale, Commercio ed Imprenditorialità e verrà sottoposto all’approvazione del Parlamento della Romania.
L’incubatore di imprese rappresenta una struttura di supporto allo sviluppo aziendale che fornisce uno spazio e un’infrastruttura adeguata ai residenti, gestita da un amministratore, che mira a creare un ambiente favorevole e sostenibile per le piccole e medie imprese di nuova costituzione, stimolando il loro potenziale di sviluppo e di fattibilità, aiutandole a svilupparsi nel periodo iniziale fornendo strutture comuni e supporto gestionale.
L’acceleratore di imprese è il programma realizzato nell’ambito dell’incubatore di imprese, che fornisce ai residenti, a tappe, l’accesso a fonti di finanziamento, allo scopo di lanciare un prodotto o servizio sul mercato, entro 3-6 mesi. Il programma può includere attività di educazione imprenditoriale, tutoraggio e networking, al fine di far crescere rapidamente il business.
Le principali modifiche del quadro legislativo:
- chiarimento del meccanismo di analisi dal punto di vista della pratica UE delle competenze per la concessione dei titoli di incubatori, nonché dei criteri di valutazione/indicatori di prestazione;
- introduzione, definizione e ridefinizione di termini ed espressioni al fine di chiarire le nozioni esistenti nel precedente regolamento. Sono elencate le categorie di operatori economici che possono essere i fondatori dell’incubatore di imprese;
- chiarimento di alcuni aspetti metodologici e interazionali con l’autorità centrale della pubblica amministrazione con responsabilità nel settore delle PMI;
- semplificazione della procedura per la concessione del titolo di incubatore di imprese, eliminando lo studio di fattibilità, nonché altre normative che hanno reso la procedura più difficile;
- modifica del periodo di validità del titolo di incubatore di imprese – da 10 anni a tempo indeterminato;
- l’introduzione del termine di 30 giorni lavorativi dalla data di presentazione della domanda per il rilascio del titolo di incubatore di imprese per la sua risoluzione;
- l’introduzione del termine di dieci giorni lavorativi per l’informazione del richiedente da parte dell’autorità centrale della pubblica amministrazione con responsabilità nel campo delle PMI, in caso di esistenza di documentazione incompleta;
- l’introduzione di dettagli più chiari in merito al periodo di validità e alle clausole del contratto di servizio tra il fondatore e l’amministratore;
- consentire l’opportunità di provare la collaborazione con aziende/esperti nella gestione aziendale, rispetto all’obbligo di disporre di personale qualificato con esperienza nella gestione aziendale come previsto dalla normativa vigente;
- riduzione del numero del tipo di incubatori d’impresa da otto, nella legislazione attuale, a tre: incubatore d’impresa con portafoglio misto, incubatore tecnologico e d’impresa, incubatore settoriale specifico;
- estendere le possibilità di finanziamento degli incubatori di imprese utilizzando qualsiasi fonte giuridica identificata;
- prevedere la possibilità del fondatore di essere l’amministratore dell’incubatore d’impresa;
- una menzione più chiara delle agevolazioni fiscali di cui il fondatore dell’incubatore di imprese può beneficiare, mediante aiuti di Stato/misure de minimis avviate dalle autorità pubbliche centrali e/o locali, entro i limiti del bilancio assegnato annualmente.
Per maggiori informazioni: progetto di legge sugli incubatori e acceleratori di imprese