Alla fine di gennaio, la Commissione ha accolto con favore l’accordo sulla proposta per facilitare la vendita di beni e la fornitura di contenuti e servizi digitali nell’UE.
Il Parlamento europeo e il Consiglio hanno raggiunto oggi un accordo provvisorio sulle proposte, avanzate dalla Commissione a dicembre 2015, sulla vendita online di beni e sulla fornitura di contenuti e servizi digitali. Insieme al regolamento per porre fine ai geoblocchi ingiustificati, entrato in vigore a dicembre 2018, il nuovo accordo sui contratti digitali, ultimo passo compiuto nel quadro della strategia per il mercato unico digitale, apporterà vantaggi concreti ai cittadini e alle imprese.
La strategia per il mercato unico digitale si compone di tre ambiti d’azione o „pilastri”: migliorare l’accesso dei consumatori e delle imprese ai beni online per contribuire a rendere il mondo digitale dell’UE un mercato fluido ed equo per chi compra e chi vende; un ambiente in cui le reti e i servizi digitali possono prosperare, definire le norme che vadano di pari passo con la tecnologia e sostengano lo sviluppo delle infratrutture ed il digitale come motore di crescita, garantire che l’economia, l’industria in Europa possano trarre pieno vantaggio da ciò che la digitalizzazione offre.
Per quanto riguarda l’accordo provvisorio sulle proposte, avanzate dalla Commissione a dicembre 2015, sulla vendita online di beni e sulla fornitura di contenuti e servizi digitali, i testi devono ora essere formalmente adottati dal Parlamento europeo e dal Consiglio dell’UE. Dopo l’adozione definitiva, le direttive saranno pubblicate nella Gazzetta ufficiale dell’UE ed entreranno in vigore venti giorni dopo.
Secondo il comunicato stampa della Commissione, uno dei pilastri della Strategia per il mercato unico digitale è il miglioramento dell’accesso, per i consumatori e le imprese, ai beni e servizi online in tutt’Europa. Il commercio elettronico è in crescita, ma il suo pieno potenziale rimane ancora inutilizzato sia per le imprese che per i consumatori europei.
Il 9 dicembre 2015 la Commissione ha adottato due proposte: una sulla fornitura di contenuti digitali (ad esempio la musica in streaming) e una sulla vendita di beni online (ad esempio l’acquisto di abbigliamento online). Nel 2017 l’ambito di applicazione di quest’ultima proposta è stato esteso alle vendite offline.
Le due proposte intendevano affrontare il principale ostacolo al commercio elettronico transfrontaliero nell’UE: la frammentazione giuridica nel settore del diritto contrattuale dei consumatori, che ha aumentato le difficoltà delle PMI nel commercio transfrontaliero e ha minato la fiducia dei consumatori che acquistano articoli online in un altro Stato membro. L’ultimo quadro di valutazione delle condizioni dei consumatori (2017) mostra che queste preoccupazioni sono ancora presenti.
Insieme all’abolizione delle tariffe di roaming, alle nuove norme in materia di protezione dei dati e alla possibilità per i cittadini di portare in viaggio i propri contenuti online, il nuovo accordo provvisorio sulle norme sui contratti digitali è un’ulteriore iniziativa fondamentale che fa del mercato unico digitale una realtà per tutti.
Per maggiori informazioni: Strategia per il mercato unico digitale