È tutto una questione di tempo.
L’euro è stato finora adottato da 19 dei 28 Stati membri dell’UE, essendo la Lituania il paese più recente (1 ° gennaio 2015) del gruppo dell’area dell’euro. Oltre alla Danimarca e al Regno Unito, che hanno fatto ricorso alla „clausola di esenzione”, gli altri otto Stati non appartenenti all’Eurosistema, tra cui la Romania, si sono impegnati ad adottare l’euro dopo aver soddisfatto i criteri di convergenza stabiliti dal trattato di Maastricht.
L’impegno ad adottare l’euro è un importante punto di riferimento nella promozione delle riforme strutturali e di bilancio necessarie per aumentare la flessibilità dell’economia rumena.
Per l’euro, devono essere soddisfatti cinque criteri di convergenza nominali (i criteri di Maastricht) e un criterio giuridico in base al quale l’organizzazione e il funzionamento della Banca nazionale di Romania e della Banca centrale europea devono essere compatibili. Un altro requisito è la continuazione del processo di acquisizione e trasposizione della legislazione comunitaria (convergenza legale) nella legislazione nazionale.
La Commissione nazionale per convalidare il piano nazionale per l’adozione dell’euro, che sarà istituita nell’ambito di un’ordinanza di emergenza adottata il 21 marzo dal governo, preparerà il calendario della Romania per il meccanismo unico di vigilanza e adozione della zona euro, nonché le azioni necessarie per preparare l’economia e la società rumene e garantire una reale convergenza.
La Commissione nazionale a sostegno del piano nazionale per l’adozione dell’euro sarà guidata dal primo ministro e dal presidente dell’Accademia rumena in qualità di copresidenti e da due vicepresidenti, rispettivamente il governatore della Banca Nazionale della Romania e il vice primo ministro nominato dal primo ministro con decisione.
Nel coordinamento della Commissione sono istituiti gruppi di lavoro tematici, in particolare:
- finanze pubbliche e questioni monetarie e finanziarie;
- riformare e modernizzare il mercato del lavoro, l’istruzione e la salute;
- aspetti legislativi;
- informazione pubblica e protezione dei consumatori.
Fino al 15 novembre 2018, la Commissione nazionale presenterà all’assunzione politica sia il calendario per il passaggio all’euro che il piano nazionale di adozione dell’euro, che definirà azioni concrete a vari livelli: tecnico, organizzativo, legale e comunicazione.
In realtà, secondo gli analisti economici, la Romania aderirà all’eurozona con maggiore probabilità nel 2021 e una fretta nel processo non porterà all’ingresso nell’area monetaria prima del 2018, secondo un’indagine dell’Associazione degli analisti finanziari Banchieri (AAFBR). Secondo le opinioni espresse dai partecipanti in un sondaggio interno AAFBR, la Romania potrebbe adottare l’euro al più presto nel 2018, ma la maggior parte dei partecipanti al sondaggio ritiene che l’ingresso della Romania nell’Eurozona sarà il 2021.
Vale la pena ricordare che la Romania non ha possibilità di opporsi, come l’Inghilterra e la Danimarca che hanno negoziato. „La Romania non ha l’opzione di opt-out” nell’unione economica e monetaria. Ciò significa che la Romania deve adottare l’euro a un certo punto. Per la Romania, il problema è quando, e non se.
Per maggiori informazioni: Governo della Romania – Comunicato stampa