La crescita dovrebbe rimanere forte nel 2018 e nel 2019, con tassi del 2,1% quest’anno e del 2% il prossimo anno sia nell’UE che nella zona euro. Tuttavia, dopo cinque trimestri consecutivi di forte espansione, la ripresa economica ha frenato nel primo semestre del 2018 ed in base alle stime attuali la crescita dovrebbe essere inferiore di 0,2 punti percentuali alla previsione di primavera sia nell’UE che nella zona euro.
La crescita dovrebbe riprendere un po’ di slancio nella seconda metà di quest’anno, in un contesto in cui le condizioni del mercato del lavoro migliorano, l’indebitamento delle famiglie cala, la fiducia dei consumatori resta alta e la politica monetaria continua a sostenere la ripresa secondo il comunicato stampa della Commissione Europea relativamente alle previsioni economiche intermedie di estate 2018: Crescita resiliente in un contesto di maggiore incertezza.
I fondamentali continuano ad essere solidi ma la crescita dovrebbe attenuarsi
Restano intatte le condizioni fondamentali per una crescita economica duratura nell’UE e nella zona euro. La riduzione dei tassi di crescita è in parte il risultato di fattori temporanei, ma anche le crescenti tensioni commerciali, l’aumento dei prezzi petroliferi e l’incertezza politica in alcuni Stati membri potrebbero avere svolto un ruolo.
A livello mondiale la crescita rimane solida, ma i tassi variano sempre più a seconda del paese e della regione.
Cresce l’inflazione prevista sotto la spinta dei prezzi dell’energia più elevati – A seguito dell’aumento dei prezzi del petrolio registrato a partire dalla primavera, l’inflazione media per quest’anno è attualmente prevista all’1,9 % nell’UE e all’1,7 % nella zona euro, con un aumento in entrambi i casi di 0,2 punti percentuali rispetto alla primavera. La previsione per il 2019 è stata aumentata di 0,1 punti percentuali all’1,7% per la zona euro, ma rimane invariata all’1,8 % per l’UE.
Le previsioni sono soggette a significativi rischi di revisione al ribasso – Sebbene i recenti dati positivi sull’economia ne dimostrino la resilienza, le previsioni restano soggette a rischi di revisione al ribasso significativi, che sono cresciuti rispetto alla primavera.
Lo scenario di base delle previsioni non contempla una ulteriore escalation delle tensioni commerciali. In caso contrario, le tensioni influirebbero negativamente sul commercio e sugli investimenti e ridurrebbero il welfare in tutti i paesi interessati. Tra gli altri rischi rientra la potenziale volatilità dei mercati finanziari, connessa tra l’altro a rischi geopolitici.
Per il Regno Unito un’ipotesi puramente tecnica per il 2019 – Considerati i negoziati in corso sui termini del recesso del Regno Unito dall’UE, le nostre proiezioni per il 2019 si fondano sull’ipotesi puramente tecnica dello status quo in termini di relazioni commerciali tra l’UE a 27 e il Regno Unito. Si tratta di un’ipotesi adottata unicamente a fini di previsione, che non ha alcuna incidenza sui negoziati in corso nell’ambito della procedura prevista dall’articolo 50.
Nota: Le previsioni si basano su una serie di ipotesi tecniche relative ai tassi di cambio, ai tassi di interesse e ai prezzi delle materie prime, aggiornate al 28 giugno. Per tutti gli altri dati, le previsioni tengono conto delle informazioni disponibili fino al 3 luglio.
Per maggiori informazioni: Previsioni economiche intermedie di estate 2018