Nel 2017 la Romania ha registrato il maggiore divario dell’IVA a livello nazionale, con una perdita del 36 % delle entrate IVA, seguita dalla Grecia (34 %) e dalla Lituania (25 %), secondo uno studio pubblicato dalla Commissione europea il 5 settembre. I divari minori si riscontrano in Svezia, in Lussemburgo e a Cipro, dove in media la perdita riguarda solo l’1 % del gettito IVA. In termini assoluti, il divario dell’IVA più elevato (circa 33,5 miliardi di €) è stato registrato in Italia.
Secondo i risultati dello studio, nel 2017 i paesi dell’UE hanno perso 137 miliardi di € di entrate provenienti dall’imposta sul valore aggiunto (IVA). Il cosiddetto „divario dell’IVA” – ossia la differenza complessiva tra il gettito IVA atteso e l’importo effettivamente riscosso – si è leggermente ridotto rispetto agli anni precedenti, ma rimane molto elevato.
Questo notevole divario dell’IVA evidenzia ancora una volta la necessità di una riforma globale delle norme dell’UE in materia di IVA, come proposto nel 2017 dalla Commissione, e di una maggiore cooperazione tra gli Stati membri al fine di contrastare le frodi dell’IVA e di rendere funzionali le norme per le imprese e gli operatori commerciali che operano nella legalità. Il divario dell’IVA denota l’efficacia delle misure di applicazione e di controllo dell’IVA in ciascuno Stato membro, in quanto fornisce una stima della perdita di gettito dovuta alla frode e all’evasione, all’elusione fiscale, ai fallimenti, alle insolvenze finanziarie e agli errori di calcolo.
I risultati ottenuti dai singoli Stati membri variano ancora in modo significativo. Il divario dell’IVA è diminuito in 25 Stati membri e aumentato in tre. Malta (-7 punti percentuali), Polonia (- 6 punti percentuali) e Cipro (- 4 punti percentuali) hanno registrato buoni risultati, con una notevole diminuzione delle loro perdite di IVA. Anche altri Sette Stati membri, ossia Slovenia, Italia, Lussemburgo, Slovacchia, Portogallo, Cechia e Francia, hanno ottenuto risultati soddisfacenti, riducendo il loro divario dell’IVA di oltre 2 punti percentuali. Il divario dell’IVA è aumentato notevolmente in Grecia (2,6 %) e in Lettonia (1,9 %) e, in misura marginale, in Germania (0,2 %).
In termini nominali, nel 2017 il divario dell’IVA si è attestato su 137,5 miliardi di €, con una riduzione di 8 miliardi analoga a quella di 7,8 miliardi registrata nel 2016. Nel 2017 il divario dell’IVA rappresentava l’11,2 % del gettito totale dell’IVA nell’UE, rispetto al 12,2 % dell’anno precedente. Questa tendenza al ribasso può ora essere osservata per il quinto anno consecutivo.
La relazione sul divario dell’IVA pubblicata il 5 settembre si concentra sul 2017, trattandosi del periodo più recente per il quale sono disponibili dati completi sui conti nazionali e sulle risorse proprie.
Per maggiori informazioni: relazione sul divario dell’IVA