Il quadro europeo di valutazione dell’innovazione 2018, elaborato dalla Commissione è stato pubblicato il 22 giugno, e rivela che i risultati dell’UE nel campo dell’innovazione continuano a migliorare, ma che sono necessari ulteriori sforzi per garantire la competitività dell’Europa a livello mondiale.
Ogni anno la Commissione pubblica una valutazione comparativa del rendimento innovativo degli Stati membri e confronta tale rendimento con quello dei concorrenti internazionali. I dati aiutano gli Stati membri singolarmente, e l’UE nel suo insieme, a valutare in quali settori vadano intensificati gli sforzi.
La presente edizione del quadro europeo di valutazione dell’innovazione evidenzia una tendenza positiva nella maggior parte dei paesi dell’UE, soprattutto a Malta, nei Paesi Bassi e in Spagna, mentre la Svezia si conferma leader UE dell’innovazione. L’UE sta recuperando il ritardo nei confronti dei suoi principali concorrenti, vale a dire Canada, Giappone e Stati Uniti, ma per colmare questo divario in termini di innovazione e mantenere il vantaggio sulla Cina occorrerà uno sforzo concertato, teso a rafforzare le potenzialità innovative dell’Europa.
I risultati confermano la recente nuova agenda per la ricerca e l’innovazione della Commissione: un’esortazione ai leader dell’UE affinché agiscano subito per aiutare l’Europa a sfruttare le sue potenzialità e diventare una potenza mondiale nel campo dell’innovazione. Il 16 maggio i leader dell’UE hanno tenuto a Sofia una discussione informale da cui dovrebbero scaturire delle conclusioni durante il Consiglio europeo del 28 e 29 giugno prossimi.
Per contribuire alla leadership mondiale europea nel campo dell’innovazione, il 7 giugno la Commissione ha proposto il più ambizioso programma dell’UE per il finanziamento della ricerca e dell’innovazione di sempre: Orizzonte Europa, per il quale è stata proposta una dotazione di 100 miliardi di € per il periodo 2021-2027. Ma i finanziamenti dell’UE da soli non bastano. Per mantenere e migliorare lo stile di vita europeo occorre l’impegno congiunto del settore pubblico e di quello privato.
Quadro europeo di valutazione dell’innovazione 2018: principali risultati
La Svezia si conferma il paese leader dell’innovazione nell’UE, seguita da Danimarca, Finlandia, Paesi Bassi, Regno Unito e Lussemburgo (che entra quest’anno nel gruppo degli innovatori più avanzati), mentre la Germania retrocede nel gruppo degli innovatori forti.
In media il rendimento innovativo dell’UE è aumentato del 5,8% dal 2010. Negli ultimi otto anni il rendimento innovativo è aumentato in 18 paesi dell’UE e si è ridotto in altri dieci. L’incremento maggiore è stato osservato in Lituania, a Malta, nei Paesi Bassi e nel Regno Unito, mentre il calo più marcato è stato registrato a Cipro e in Romania.
A livello mondiale l’UE sta recuperando il ritardo nei confronti di Canada, Giappone e Stati Uniti. L’UE mantiene il proprio vantaggio sulla Cina, ma questo è in rapido calo a causa di un tasso di incremento del rendimento innovativo cinese superiore di quasi tre volte a quello dell’UE. Rispetto alla Corea del Sud l’Unione ha perso terreno, ma ci si attende un recupero progressivo nel corso dei prossimi anni.
I leader dell’UE per settore specifico di innovazione sono:
- Danimarca: risorse umane e ambiente favorevole all’innovazione;
- Lussemburgo: sistemi di ricerca attrattivi;
- Francia: finanziamenti e sostegno;
- Irlanda: innovazione nelle PMI, effetti sull’occupazione e sulle vendite;
- Belgio: collegamenti e collaborazione nel campo dell’innovazione.
Il rendimento innovativo ha registrato i progressi più significativi in ambiti quali il tasso di diffusione della banda larga, le risorse umane e i sistemi di ricerca attrattivi, specialmente mediante co-pubblicazioni internazionali.
Il livello di spesa pubblica per R&S in percentuale del PIL rimane al di sotto di quello registrato nel 2010.
Nel corso dei prossimi due anni il rendimento innovativo dell’UE nel suo insieme dovrebbe aumentare del 6%.
Per maggiori informazioni: Commissione europea