Nell’ambito del prossimo bilancio a lungo termine dell’UE per il periodo 2021-2027 la Commissione propone di destinare 6,14 miliardi di euro a un Fondo più semplice e flessibile per la pesca e l’economia marittima secondo il comunicato stampa.
Il nuovo Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca continuerà ad assistere il settore alieutico europeo nella transizione verso pratiche di pesca più sostenibili, puntando in particolare sul sostegno agli operatori della piccola pesca. Consentirà inoltre di liberare il potenziale di crescita di un’economia blu sostenibile che assicuri un futuro più prospero alle comunità costiere.
Per la prima volta, il Fondo contribuirà a rafforzare la governance internazionale degli oceani per garantire mari e oceani più sicuri, protetti, puliti e gestiti in modo sostenibile. Infine, la Commissione intende potenziare l’impatto ambientale del Fondo grazie a un’azione rafforzata per la tutela degli ecosistemi marini e a un contributo previsto del 30% del relativo bilancio a favore della mitigazione e dell’adattamento ai cambiamenti climatici, in linea con gli impegni assunti nell’ambito dell’accordo di Parigi.
La pesca svolge un ruolo essenziale nel garantire la sussistenza e preservare il patrimonio culturale di numerose comunità costiere nell’Unione europea. Insieme all’acquacoltura, contribuisce inoltre alla sicurezza alimentare e alla nutrizione.
Il sostegno del Fondo si concentrerà principalmente sui piccoli pescatori costieri operanti con imbarcazioni di lunghezza inferiore a 12 metri, che rappresentano la metà dell’occupazione nel settore alieutico. Molto è stato fatto, dalla riforma della politica comune della pesca nel 2014, per ricondurre gli stock ittici a livelli sostenibili, aumentare la redditività dell’industria alieutica dell’Unione e garantire la conservazione degli ecosistemi marini. Il nuovo Fondo continuerà a sostenere questi obiettivi socioeconomici e ambientali.
Per quanto riguarda l’economia marittima, la Commissione propone di intensificare il proprio sostegno rispetto al periodo 2014-2020. Si tratta infatti di un settore economico ad alto potenziale, la cui produzione globale è attualmente stimata attorno a 1 300 miliardi di euro, cifra che potrebbe più che raddoppiare entro il 2030.
Il Fondo consentirà di investire in nuovi mercati, tecnologie e servizi marittimi come l’energia oceanica e la biotecnologia marina. Alle comunità costiere sarà offerto un sostegno maggiore e più ampio per la creazione di partenariati locali e i trasferimenti di tecnologia in tutti i settori dell’economia blu, compresi l’acquacoltura e il turismo costiero.
Nel contesto dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, l’Unione si è inoltre impegnata a livello internazionale a rendere gli oceani e i mari più sicuri, protetti, puliti e gestiti in modo sostenibile. Il nuovo Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca contribuirà al rispetto di questi impegni a favore di una migliore governance internazionale degli oceani. Fornirà inoltre i finanziamenti necessari per migliorare la sorveglianza marittima, la sicurezza e la cooperazione dei servizi di guardia costiera.
Per migliorare l’efficienza e l’efficacia del Fondo sono state introdotte diverse novità:
- Maggiore semplificazione e una più ampia scelta per gli Stati membri, che potranno ora dirigere in modo mirato i finanziamenti a sostegno delle loro priorità strategiche anziché dover scegliere da un “menu preconfezionato” di azioni ammissibili.
- Migliore allineamento con altri Fondi dell’Unione europea. Le norme applicabili a tutti i Fondi strutturali e di investimento sono stabilite da un regolamento recante disposizioni comuni.
- Un sostegno più mirato al conseguimento degli obiettivi della politica comune della pesca.
Per ulteriori informazioni: Commissione europea