Il Consiglio della concorrenza in Romania ha pubblicato la relazione sull’evoluzione della concorrenza nei settori chiave per l’anno 2018. La relazione include un’analisi dei principali fattori che hanno portato al cambiamento dei prezzi dei beni di consumo durante l’anno 2018, nonché una valutazione del grado di convergenza dei prezzi rispetto alla media dell’Unione europea. I dati descrivono un’economia dinamica in cui il Consiglio della concorrenza ha avuto un’intensa attività, con indagini in quasi tutti i settori importanti dell’economia.
Sin dall’inizio, l’indice agregato sulla pressione concorrenziale (IAPC) è diventato una presenza permanente nella relazione annuale sulla competitività in settori chiave, presentando gli ultimi risultati delle attività di monitoraggio del settore raggiunto a livello dell’istituzione. Un importante cambiamento nella gerarchia rispetto allo scorso anno è la detronizzazione dei servizi di consulenza IT da parte del retail di moda, che è al primo posto in termini di pressione concorrenziale a seguito dei recenti sviluppi, in particolare a causa dello sviluppo del segmento online.
Secondo la relazione per l’anno 2018, l’aumento della pressione concorrenziale è stimato anche nel caso delle banche, delle assicurazioni, della distribuzione di automobili e dell’industria dei mattoni. Dal lato opposto, la più intensa riduzione della pressione concorrenziale è prevista nel settore della produzione di gas naturale, in particolare a causa dell’imprevedibilità generata dall’evoluzione del quadro legislativo. Il settore del gas naturale raggiunge così le tre principali industrie con la più bassa pressione competitiva, insieme alla produzione di cemento ed ai servizi di marketing e notarili.
Rispetto agli anni precedenti, la novità di quest’anno è data dall’analisi di come la propensione dell’industria alla concorrenza sia correlata all’evoluzione dei prezzi in quelle industrie. L’analisi mostra che un livello più elevato di concorrenza porta ad un aumento dei prezzi meno costoso.
Inoltre, la relazione del 2018 presenta questioni chiave in termini di concorrenza osservate sia nella produzione e vendita di materiali da costruzione e nella produzione e commercializzazione di cemento.
La sezione del mercato del cemento raccoglie alcuni dei risultati più rilevanti osservati nell’indagine settoriale avviata da elementi strutturali del mercato, con l’industria del cemento più incline alla comparsa / manifestazione di comportamenti anticoncorrenziali e il punteggio più basso dell’IPCA. Sono presentati anche alcuni aspetti essenziali del mercato della produzione dei mattoni e dei blocchi ceramici e del mercato del calcestruzzo aerato autoclavato a seguito di analisi effettuate nel contesto di procedure per l’esame delle notifiche di concentrazioni su tali mercati.
L’andamento della concentrazione nel settore dei materiali da costruzione solleva una serie di preoccupazioni dal punto di vista della concorrenza, soprattutto se si considera il grado di concentrazione e le caratteristiche strutturali dei mercati in questo settore.
Per maggiori informazioni: Consiglio della concorrenza – Relazione 2018 sull’evoluzione della concorrenza nei settori chiave