La Commissione europea ha pubblicato il 14 dicembre 2018 la relazione intermedia sugli effetti dell’abolizione delle tariffe di roaming avvenuta il 15 giugno 2017.
Dal 15 giugno 2017 i cittadini europei possono utilizzare il telefono cellulare (per chiamate, SMS e dati) quando viaggiano nell’UE senza costi di roaming aggiuntivi, beneficiando così di un risultato concreto del mercato unico digitale. In pratica i viaggiatori possono utilizzare il cellulare all’estero proprio come nel paese di residenza, senza temere bollette telefoniche elevate.
Prima di allora, per dieci anni la Commissione si è adoperata per ridurre e infine eliminare i costi di roaming aggiuntivi che gli operatori di telecomunicazioni imponevano sistematicamente ai clienti quando questi ultimi utilizzavano i dispositivi mobili oltre frontiera, in vacanza o nei viaggi di lavoro.
Tra il 2007 e il 2016 i prezzi del roaming sono scesi di più del 90% e l’ultima riduzione si è registrata nell’aprile 2016. Nel 2015, sulla base di una proposta della Commissione europea, il Parlamento europeo e il Consiglio hanno convenuto di abolire le tariffe di roaming per chi viaggia nell’UE.
Nel primo anno e mezzo dall’abolizione delle tariffe di roaming si è registrato un aumento notevole e immediato delle chiamate e dell’uso di dati sulle reti mobili da parte dei cittadini europei in viaggio nell’UE, secondo il comunicato stampa della Commissione Europea.
In seguito all’abolizione delle tariffe di roaming si registra una chiara tendenza all’aumento della domanda. Secondo una recente indagine Eurobarometro le abitudini sono chiaramente cambiate: il 34% dei viaggiatori è contento di potersi connettere a Internet indifferentemente in roaming e nel paese di residenza, mentre solo il 15% lo faceva prima di giugno 2017.
Viceversa, la percentuale di coloro che non usano mai dati mobili all’estero si è ridotta al 19%, contro il 42% prima dell’abolizione delle tariffe di roaming. Resta molto elevato anche il grado di conoscenza dei consumatori: il 62% degli europei sa che le tariffe di roaming sono state abolite nell’UE/SEE e il 69% ritiene di poterne beneficiare o pensi che qualcuno dei suoi conoscenti ne benefici già o ne beneficerà in futuro.
Gli operatori delle reti mobili hanno in larga misura rispettato le nuove regole a seguito di un’attenta sorveglianza delle autorità nazionali di regolamentazione e della Commissione. Le misure di salvaguardia previste dal regolamento sul roaming e finalizzate a evitare distorsioni sui mercati nazionali, vale a dire la deroga a fini di sostenibilità e la politica di utilizzo corretto, hanno funzionato adeguatamente, laddove necessario.
La Commissione, in stretta cooperazione con le autorità nazionali di regolamentazione, che sono direttamente responsabili dell’attuazione, continuerà a monitorare l’evoluzione dei mercati della telefonia mobile negli Stati membri per garantire che gli operatori continuino a rispettare le nuove norme e che i consumatori beneficino dell’abolizione delle tariffe di roaming.
Come richiesto dal Parlamento europeo e dal Consiglio dell’UE, la Commissione pubblicherà una relazione generale sul riesame delle norme relative al roaming a tariffa nazionale a dicembre 2019.
Per maggiori informazioni: Commissione europea – la relazione intermedia sugli effetti dell’abolizione delle tariffe di roaming